
03 Giu Le iniziative di marketing più belle di Rimini Wellness 2015
Si è appena conclusa Rimini Wellness, conosciuta anche come”Fiera del Fitness”: una kermesse di 4 giorni che raccoglie in 12 padiglioni tutto il panorama fitness e wellness italiano. Io, da appassionata del settore, non me la perdo mai; ammetto comunque di divertirmi ancor più in veste di sociologa, dato che Rimini in quei giorni si riempie dell’umanità più variegata, delle più prolifere tribù del benessere: dai bodybuilders ai crossfitters, passando per gli amanti dello Yoga e finendo con i reduci dell’aerobica anni ’80 e le sue evoluzioni (Zumba, Macumba e chi più ne ha..)
Un esercito colorato e rumoroso, ma incredibilmente interessante, che dovrebbe far riflettere noi addetti al Marketing: l’evento è in continua crescita da dieci anni a questa parte. I numeri registrati sono di tutto rispetto, cosa che fa presagire un settore florido su cui puntare senza alcun dubbio.
Come si comportano i brand presenti in un contesto simile?
A malincuore, devo constatare anche quest’anno la poca fantasia con cui ci si approccia al mondo sportivo, dal punto di vista marketing: peccato, perché la risposta degli entusiasti del fitness è generalmente molto calda e partecipativa. Purtroppo, tantissime cose già viste: iscrizioni alla newsletter in cambio di gadget, tristi foto dietro a sagome di cartone, testimonial muscolosissimi ed annoiatissimi.
- Modelli a Rimini wellness
- La mini-sagoma di Groupon a Rimini wellness
- Lotta con il Tonno Riomare a Rimini Wellness
Qualche brand è comunque riuscito a distinguersi davvero. Nelle pause tra la prova di una disciplina improbabile e l’altra, mi sono divertita a cercare le tendenze ed iniziative di marketing a mio avviso più meritevoli di nota: proverò a riassumervele in breve.
Nel mondo Rimini Wellness è Crossfit-Mania by Reebok
Mi piace perché: è tra i più recenti ed interessanti casi di marketing tribale.
La fiera, quest’anno, ha dato conferma del lento ma costante declino del fitness musicale a favore dell’allenamento funzionale, Crossfit su tutti. Questo è il risultato di una strategia costante e ben sviluppata: Reebok, già famosissima per aver portato la cultura dello step in Italia, è stata in grado anche questa volta di interpretare i bisogni di un’intera comunità, intercettandone il credo e creando una delle tribù attualmente più affezionate ad un brand. Ha dapprima conquistato una nicchia che da tempo esisteva, ma che fondamentalmente era poco considerata, e si è poi allargata su altre, corpose, fette di mercato: ha fatto adepti tra gli appassionati di pesistica, ma anche altrove, ad esempio tra ex cultrici della Zumba (che, dal canto suo, inizia a mostrare segni di cedimento). Oggi, Crossfit non è più di nicchia; semplicemente, “va di moda”. Tutti -e tutte- lo vogliono provare, condividerne la filosofia, la fatica, lo stile militare, l’eccesso. Il padiglione Reebok, interamente realizzato in color legno, dall’aspetto volutamente spartano e al contempo spettacolare, è stato preso d’assalto per 4 giorni di fila; l’abbigliamento e le scarpe marchiate Crossfit (già, Reebok ha registrato il marchio) sono letteralmente state fagocitate da un pubblico in delirio perché, oggi, Crossfit è Reebok, almeno dal punto di vista del vestiario. Che dire? Onore al merito! Voto: 10
Technogym: Let’s Move for a Better World
Mi piace perché: sfrutta lo spirito competitivo degli atleti per un’iniziativa sociale importante.
Il colosso Technogym punta sul sociale e lancia ancora una volta questa bella iniziativa che ha il pregio di coinvolgere i presenti in una competizione benefica perfettamente in linea con la filosofia del brand. La campagna è nata nel 2013 e si svolge periodicamente non solo a Rimini, ma anche nei centri fitness aderenti, in un lasso di tempo prestabilito; l’obiettivo è sempre quello di promuovere il benessere fisico nel mondo, dalla cultura dell’attività fisica sino alla corretta nutrizione. Quest’anno, nel padiglione, i partecipanti dovevano correre, sudare, gareggiare sugli attrezzi mezzi a disposizione da Technogym allo scopo di accumulare il maggior numero di MOVEs, ossia l’unità di misura del movimento tipica dell’azienda. Il fine ultimo? Procurare pasti ai Paesi affetti da malnutrizione. Nei 4 giorni di fiera, si è raggiunto il traguardo dei 1000 pasti donati. Quando si dice: sudare fa bene. Bravi! Voto: 8
Skechers: corri che ti passa!
Mi piace perché: ha permesso di provare il prodotto in modo divertente e coinvolgente
Darei a Skechers il primo premio per simpatia ed abilità nel coinvolgere il pubblico. Il brand americano ha fatto le cose in grande: ospiti ed esibizioni di tutto rispetto a parte, ha saputo giocare con gli appassionati fitness grazie ad un bel padiglione adibito a pista di atletica. Il gioco consisteva nell’indossare un paio di scarpe Skechers e percorrere tutta la pista in un tempo prestabilito, correndo o camminando (ad esempio, per la corsa si poteva scegliere un tempo di 12 secondi, o di 16 secondi). Chi è stato in grado di tagliare il traguardo al secondo spaccato (es: 12,00″), si è aggiudicato un paio di scarpe. Premio di consolazione: la possibilità di vincere comunque il paio di scarpe con un gratta e vinci, o in alternativa, una consumazione al bar. La sottoscritta si è sacrificata alla corsa per onor di cronaca, ma ovviamente non ne è uscita vincitrice.
Basta guardare la pagina Facebook del marchio per vedere quanto l’iniziativa abbia avuto successo; con poche mosse il brand ha ottenuto:
- Tanti dati personali, essendo obbligatoria un’iscrizione per partecipare
- Engagement sui propri social
- Viralità: foto dei partecipanti commentate e condivise
- Pubblicità: Sketchers è riuscita a far provare i suoi prodotti anche a persone piuttosto prevenute -come me, ad esempio- e, vi dirò, la sensazione non è stata poi così negativa.
Ci sarà stata un minimo di conversione? Non conoscendo i dati di vendita, non posso dirlo, ma non lo escludo affatto. Voto: 9
MACFRUT 2015: una fiera nella fiera
Mi piace perché: un ottimo modo per promuovere un altro evento nel settore wellness, previsto per settembre.
Molto, molto carino lo stand MacFrut, dedicato alla promozione del consumo di frutta e verdura e di una sana alimentazione, che ha coinvolto ben sette aziende del settore: Dimmidisì, Jingold, Dole, Nucis, Cuoredolce, Solarelli e Insal’arte. MacFrut è anch’essa una grande fiera ortofrutticola che si è sempre svolta a Cesena, e da quest’anno ha deciso di spostarsi a Rimini per dare maggior respiro all’iniziativa. Sulla scia dei vari Masterchef, il padiglione ha proposto ogni giorno una ricetta di insalata wellness diversa, con tanto di Chef, assaggi e votazione. Non è mancato un piccolo sondaggio per capire meglio lo stile di vita del consumatore tipo. Uno stand che ha suscitato molta curiosità e un buon successo e, oltre a queste, ha proposto altre iniziative che troverete sulla pagina di FreshPlaza. Sperando che i consumi di frutta e verdura tornino a crescere… Voto: 7,5
Why Sport & Nutrition: perchè l’ironia non guasta mai!
Mi piace perché: perfettamente in linea con il target del brand
Last but not least, un noto marchio di integratori che è riuscito ad attirare molta attenzione nonostante lo spazio esiguo del proprio stand, semplicemente mixando ad arte gli ingredienti che più funzionano nella sua nicchia di mercato:- Muscoli, forza & ignoranza
- Belle donne
- Competizione
La strategia? Semplicissima: indire delle piccole gare di forza ed abilità per tutta la durata della manifestazione Rimini Wellness, aperte a chiunque. Alcuni esempi? Gara di salto in lungo, gara di flessioni, gara di resistenza alla fatica. Il risultato: stand sempre pieno di curiosi ed aspiranti vincitori. Ho apprezzato particolarmente l’ironia di alcuni partecipanti, molto il linea con il buon De Coubertin, e dello stesso brand, che non prendendosi troppo sul serio ha raggiunto lo scopo di farsi vedere ed apprezzare. O almeno, così mi è sembrato dall’esterno! Bravo lo speaker. Voto: 8
Queste le mie impressioni…cosa ne pensate? Avete partecipato anche voi? Fatemi sapere i vostri commenti!
Fiorella
Posted at 20:57h, 06 GiugnoCiao Arianna, io non sono mai stata a Rimini Wellness, ma mi ci hai portata grazie al tuo articolo! Ottime analisi delle attività dei brand, molto interessante conoscere come si muovono durante queste iniziative (per loro fondamentali). Le aziende che si sono limitate ai cartonati dovrebbero guardarsi un po’ attorno… Sapranno cos’è il tribal marketing?? 🙂
Arianna Rossi
Posted at 07:41h, 09 GiugnoGrazie Fiorella, mi fa davvero piacere! Sinceramente trovo che il mondo dello sport, che di potenzialità ne ha tantissime, sia ancora parecchio indietro dal punto di vista marketing…continuo a sperare che qualcosa si muova! Non è necessario un investimento enorme per stupire i propri followers, soprattutto con i nuovi strumenti che abbiamo tutti a disposizione. Secondo me pensano che il tribal marketing si mangi…;)
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Posted at 08:40h, 12 Giugno[…] sa il debole che ho verso lo Sport business, in particolare per quanto riguarda il campo Marketing. Ne ho già parlato in passato, ed oggi vorrei tornare sull’argomento, presentandovi il progetto ISS: International Summer […]